Il Presidente Ilham Aliyev ha incontrato una delegazione del Consiglio dell'UE
Il 4 ottobre 2017 il Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian Ilham Aliyev ha ricevuto una delegazione del Comitato Politico e di Sicurezza del Consiglio dell'Unione Europea, guidata dal Presidente del Comitato Walter Stevens. Nella delegazione erano presenti gli ambasciatori dell'UE accreditati a Bruxelles.
Nel suo discorso il Presidente ha toccato svariati temi.
Presidente Ilham Aliyev ha fornito una panoramica sul conflitto del Nagorno-Karabakh tra l’Armenia e l’Azerbaigian, evidenziando che una parte dei territori dell'Azerbaigian è occupata dall'Armenia, che è stata condotta una politica di pulizia etnica contro gli Azerbaigiani e ricordando il genocidio di Khojaly. Il conflitto tra Armenia ed Azerbaigian “costituisce una continua minaccia per la sicurezza e la stabilità regionale”. Il Presidente ha evidenziato come il Gruppo di Minsk dovrebbe fare maggiori pressioni sull’aggressore, sottolineando che “se fossero state adottate pesanti sanzioni contro l’Armenia che ha violato norme di diritto internazionale e umanitarie, il conflitto si sarebbe risolto molto tempo fa”. Il Presidente ha ricordato che non ci sono dubbi che l’Azerbaigian ripristinerà la sua integrità territoriale, ma che si vuole raggiungere questo risultato pacificamente.
Parlando delle relazioni tra Azerbaigian e UE, il capo dello Stato ha lodato la cooperazione dell'Azerbaigian con gli Stati membri, in particolare la cooperazione economica in via di sviluppo e ha sottolineato il ruolo dell'Azerbaigian nel garantire la sicurezza energetica dell'Europa. Salutando i recenti risultati economici dell’Azerbaigian, il Presidente Ilham Aliyev ha notato che il paese sta attuando progetti di energia e trasporti su larga scala. “L’Azerbaigian – ha evidenziato Ilham Aliyev, è l’unica nuova fonte di energia per l’Europa”. L’Azerbaigian esporta petrolio, gas e elettricità in differenti direzioni. Esistono 7 condutture. Il petrolio è trasportato attraverso tre di questi, il gas ne utilizza 4, attraverso i quali si distribuisce gas in ogni direzione: Georgia, Turchia, Iran e Russia. Il principale gasdotto, la cui costruzione è in corso, collegherà Baku all’Italia. Ha affermato che l'Azerbaigian svolge un ruolo importante nell'attuazione di progetti di corridoio di trasporto Nord-Sud, Est-Ovest, e diventerà un hub internazionale di trasporto.
Il capo dello Stato ha evidenziato il ruolo attivo dell’Azerbaigian nella lotta contro il terrorismo internazionale e ha sottolineato il carattere multiculturale e laico dello stato.
Il Presidente ha anche osservato che la democrazia e tutte le libertà sono garantite in Azerbaigian. In particolare ha ricordato che non si può parlare di restrizioni nella libertà dei media, poiché in Azerbaigian il 70% dei cittadini utilizza internet e si stanno facendo importanti investimenti per ampliarne l’accesso. Nel paese non esistono limiti di aggregazione e l'opposizione tiene regolarmente manifestazioni nel centro della città. "Il fatto che circa mille persone partecipano a queste manifestazioni è oggetto di un altro discorso. Queste manifestazioni non coinvolgono cittadini normali e ordinari, e non è colpa nostra", ha concluso il Presidente. "Gli arresti avvengono in ogni paese" - ha ricordato il Presidente, "ma in Azerbaigian non esistono episodi di violenza da parte della polizia. A volte vediamo la violenza della polizia nei paesi rappresentati da voi. Tuttavia, nessuno vi accusa di mancanza di democrazia e di violenza. L'Azerbaigian non dovrebbe essere screditato per ciò che non ha fatto. Allo stesso tempo, non dobbiamo essere criticati per i passi che abbiamo preso se azioni analoghe negli stati considerati simboli della democrazia sono normalmente accettate". “Senza dubbio”, ha concluso il Presidente “le questioni relative ai diritti umani e allo sviluppo democratico saranno parte integrante del nostro accordo con la Commissione Europea”.
Parlando del Consiglio d’Europa, il Presidente ha sottolineato che l’opinione pubblica in Azerbaigian non è così positiva verso l’Organizzazione, affermando: "In primo luogo, quando siamo entrati in questa Organizzazione, le nostre aspettative erano legate al fatto che l’adesione ci avrebbe aiutato nella soluzione del conflitto del Nagorno-Karabakh. Tuttavia, il Consiglio d'Europa non ha avuto successo in questa questione, questo non ha funzionato e non funzionerà. In secondo luogo, all'inizio della nostra adesione, sono stato il primo capo della nostra delegazione. A quel tempo ero membro del parlamento azerbaigiano e nel 2001-2003 ho guidato la delegazione azerbaigiana all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa. Conosco questa organizzazione e come si riferisce all'Azerbaigian. L'atteggiamento era estremamente negativo. Abbiamo aderito nello stesso giorno dell'Armenia e abbiamo confrontato l'atteggiamento estremamente negativo verso l'Azerbaigian con un atteggiamento positivo verso l'Armenia. L'Armenia, dove le elezioni sono costantemente falsificate, si uccidono politici in parlamento, dove si può dire che il terrorismo sia stato adottato a livello di politica ufficiale e che ha occupato il territorio di un altro stato e causato sofferenze a milioni di persone a seguito di crimini di guerra, è sempre stata approvata da gruppi di lobby nell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, mentre l'Azerbaigian è stato costantemente attaccato".
Il Presidente ha inoltre confermato la sua presenza al V Summit del Partenariato Orientale, che si terrà a Bruxelles il 24 novembre, ricordando come l’Azerbaigian ha supportato il programma di Partenariato Orientale fin dall’inizio e evidenziando l’importanza dell’incontro.
Sono poi intervenuti il presidente del Comitato Politico e di Sicurezza del Consiglio dell'Unione Europea e gli ambasciatori dell'UE di Francia, Bulgaria e Germania, accreditati a Bruxelles.